Sono uscita da scuola stanca, sfinita. Dopo averti detto addio, sono tornata a casa ho sbattuto i libri a terra e mi sono seduta sul divano scoppiando a piangere. Ad un tratto è squillato il telefono, nonostante non avessi per niente voglia di rispondere. Mi sono guardata intorno, non c'era nessuno. Così ho alzato la cornetta e dall'altra parte: "ti amo perdonami". Ma la voce non era la tua. Era una voce giovane, con una nota di disperazione accorata, profonda, che mi ha spinto a rispondere " Hai sbagliato numero.." e sono scoppiata a piangere come una fontana.. Silenzio, un respiro un po' più forte..poi " Scusami, non sei Laura, vero?" " No, sono Matilde" " Ecco, scusa Matilde, ma...piangi?" " Sì, perchè le parole che tu volevi dire a Laura, io..io..volevo che un'altra persona le dicesse a me..."
" Scusami, scusami. Ma non piangere, ti prego! Combino sempre disastri!" Il modo in cui mi disse che era un combina guai mi fece tenerezza, ora le lacrime pian piano stavano lasciando il posto ad un piccolo sorriso. "Tranquillo, mi sta passando..." "Sicura?" "Si si... non preoccuparti"