Il negozio era semibuio. Era posto ad angolo tra due strade, esattamente in direzione Nord Ovest, verso il mare, ma questo lo sapevano in pochi. Nelle due vetrine angolari, un po' polverose in verità , era esposta la merce. La luce era fioca, sia di giorno, come se il sole non ce la facesse a penetrare quel grigio-polvere delle vetrine, sia di sera, quando due lampadine giallastre e una piccola abatjour di pergamena scolorita venivano accese. Dentro, scaffali di legno, pienissimi, e un piccolo bancone ovale di legno rossiccio e lucido, immacolato, che strideva vistosamente con il resto del negozio.. Migliaia di faccette buffe si affacciavano dagli scaffali di legno e sembravano osservare con occhi curiosi e attenti il mondo circostante: erano visi di folletti, alcuni anziani, con i nasi rossi e i capelli ispidi e grigi, altri teneramente giovani, le delicate orecchie a punta, i toni pastello dei vestiti, l'iridescenza trasparente delle piccole ali. " Foresta Incantata" era il nome del negozietto, e vi si vendevano appunto dei portafortuna, statuine artigianali colorate e quanto mai realistiche, rappresentanti gnomi, folletti, piccole fate, tutte le meravigliose creature delle foreste incantate insomma,pochi euro per regalare ...